Mi ero allontanato un poco da coloro che avevano ascoltato Gesù mentre annunciava le Beatitudini, ora rispondeva alla domande che da più parti le rivolgevano : ” Maestro ma come è possibile tutto questo”? Avevo bisogno di silenzio per interiorizzare e capire meglio il messaggio . Ma dopo un poco anche la folla si impone il silenzio e Gesù riprende a parlare: ” Avete inteso che fu detto, occhio per occhio e dente per dente…” ancora MA IO VI DICO ! La sua voce man mano diventa sempre più dolce: ” vi dico di non opporvi al malvagio…” e ancora sempre più convincente : “Vi fu detto amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico… ma io vi dico AMATE I VOSTR I NEMICI E PREGATE PER QUELLI CHE VI PERSEGUITANO “…perché il Padre di tutti che sta’ nei cieli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni….
Parole misteriose, ma affascinanti che descrivono come negli uomini il cuore può superare la razionalità della legge del taglione, nella costruzione di una società pacificata. Oggi la cronaca racconta la convinzione dell’uomo che per essere tale bisogna FARSI VALERE . Mi sembra interessante trovare la ragione, la roccia su cui Gesù poggia il suo messaggio: siamo tutti figli dello stesso Padre, fatti ad immagine e somiglianza sua. Ci ricorda che l’essere umano ha una dignità che il male può offuscare o addirittura sporcare ma non uccidere. Ecco la sfida che ci sta’ davanti: tenere distinte colpe e persona; l’altro è molto di più del gesto malvagio che può avere compiuto. Si tratta di una logica che all’interno di un contenzioso non cerca di averla vinta costi quello che costi, ma come ristabilire la relazione e il dialogo che rendono possibile la vera umanizzazione della società.
Gesù come sempre, non ha affidato solo alle parole la forza di convincere l’uomo, ma nel testimoniarle nel concreto della vita. Sta’ per concludersi la sua avventura terrena, il Sinedrio lo accusa di essere un bestemmiatore. A domanda del Sommo Sacerdote : ” sei tu il Cristo, il figlio del Dio vivente “? Gesù riafferma la sua verità chiamando a testimoni coloro che lo hanno seguito . Un servo del Sommo Sacerdote lo colpisce con violenza sul viso. Ed ecco la risposta di Gesù che diventa subito anche una proposta: ” se ho parlato male dimostramelo, ma se ho parlato bene perché mi percuoti?”. Nei secoli dei secoli porgere l’altra guancia è stato visto come un gesto non degno dell’uomo. Gesù invece, insegna, che porgere l’altra guancia è scegliere un percorso umano che non passa sulla stessa strada di violenza dell’altro . E’ il tentativo di far capire al fratello che sta’ percorrendo una strada sbagliata e invitarlo a intraprendere un nuovo percorso. Carissimi amici i giorni che stiamo vivendo ci interpellano non solo come cristiani, ma come uomini: quando sorgerà l’alba in cui inizieremo, anche a piccoli passi, a percorrere la strada del dialogo, della misericordia, del perdono per costruire la pace. Stiamo facendo di tutto per allontanare quell’alba e rendere il cammino sempre più accidentato.
“Quante le strade che un uomo farà…” cantava Bob Dylan inorridito davanti al macello umano nella guerra del Vietnam; ” quante persone dovranno morir…” continuava la canzone, prima di renderci conto che sono troppe a morir. La parola e la testimonianza di Gesù diventano oggi più che mai attuali e interpellano noi tutti perché troviamo il coraggio di urlare con voce planetaria che la violenza è INDEGNA DELL’UOMO e che la violenza si nutre di violenza.
Vorrei aggiungere sommessamente… che non c’è un’altra strada perché così ha deciso COLUI CHE HA TRASFORMATO IL CUORE DI PIETRA IN UN CUORE DI CARNE. E’ arrivato il tempo di pensare che la violenza uccide il volto di Dio impresso nel volto del fratello… è bene pensarci seriamente prima che sia troppo tardi.