La scelta dei temi proposti, il valore dello stare insieme, l’ascoltare e il poter essere ascoltati, lo scambio di idee ed il confronto, sempre arricchente, con le esperienze altrui (di vita, scuola, di catechismo ecc), lo stimolo a pensare, le risposte trovate a tante domande insolute, il coinvolgimento emotivo ed intellettuale e, anche se ultimo, ma non meno importante, una buona cucina che appaga anche il corpo dopo lo spirito, hanno fatto si che il campo scuola di quest’anno non naufragasse nel nulla. Partito in salita, con il difficile inserimento da parte dei giovani adolescenti del post cresima, alla loro prima esperienza di convivenza forzata per 5 giorni, si è poi riusciti a preparare il terreno per poter seminare nuovi frutti.
Questo, almeno, è quanto scaturisce dalle interviste poste, sia ai nuovi arrivati, sia a chi ha diversi anni di partecipazione alle spalle.
I temi trattati, la capacità di coinvolgimento da parte di Battista, il suo saper essere sempre avanti, la sua capacità di leggere “dentro” ogni ragazzo, ma anche il lavoro svolto dagli animatori sia i “vecchi” che i nuovi, hanno fatto si che i ragazzi potessero sentirsi come in una grande famiglia. I rimproveri, i modi a volte bruschi, fanno parte delle crescita di ogni figlio e un padre, una madre o un fratello maggiore proprio perché educatori si vedono costretti a dover esser severi. Questo è successo anche a Bau Mela, ma non è mancato il calore dell’accoglienza e quel clima di famiglia che ha aiutato a sciogliere diffidenze e timidezza permettendo l’aprirsi di ciascuno alla ricchezza dell’altro.
Il lavorare insieme è un’esperienza educativa preziosa perché insegna una certa elasticità di pensiero e capacità di fusione e di mediazione delle idee altrui anche quando contrastano con le proprie.
Lo stimolo a pensare qualcosa di diverso ed innovativo rispetto alla “routine della piazza di frutti d’oro” costringe ad esplorare le capacità di ciascuno ed a tirar fuori tutti i doni e le qualità in nostro possesso.
Un cammino di soli 5 giorni, ma intenso e che si spera abbia fatto maturare un po’ i ragazzi e non solo, sia dal punto di vista umano che spirituale.
La preghiera mattutina, e la S. Messa anche se inizialmente con difficoltà, speriamo siano andate a colmare quello spazio di intimità col Signore che rimane spesso vuoto nelle nostre giornate e in modo particolare in quelle dei giovani.
Bellezza, armonia, condivisione, stupore, rispetto, responsabilità semplici parole che speriamo abbiano lasciato un segno nei ragazzi. Abbiamo gettato le fondamenta di una nuova casa. Ora sta a noi cercare di coinvolgere e stimolare i ragazzi a voler continuare a costruire.
Verifica campo scuola Bau Mela 2022