Cari amici, sono Marcello e vi scrivo da New York, dove lavoro alla missione diplomatica della Santa Sede all’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), con questo brevissimo articolo intendo condividere con voi il linguaggio che la Chiesa Cattolica utilizza nella diplomazia per parlare alla comunità internazionale. È un linguaggio che vale la pena meditare e fare proprio nella nostra vita da cristiani all’interno della società.
Integral Human Development – Sviluppo Umano Integrale
Lo sviluppo sostenibile è composto di tre elementi: economico, sociale ed ambientale. La Santa Sede aggiunge a queste tre altre due dimensioni dell’uomo, quella culturale e quella spirituale.
Integral Ecology – Ecologia Integrale
La Santa Sede propone un approccio integrale allo sviluppo dell’uomo in tutti i suoi diritti e una sana relazione tra esso ed il creato, definito come nostra Casa Comune. È la presa di coscienza che l’uomo non vive isolato nel suo egocentrismo, ma deve garantire un futuro anche alle prossime generazioni ed ai Paesi più poveri. La Santa Sede si premura di porre l’attenzione anche sui migranti climatici, che son costretti ad abbandonare le loro terre a causa dei cambiamenti climatici.
Integral Disarmament – Disarmo Integrale
Non è accettabile la sola riduzione degli armamenti, il possesso delle armi di distruzione di massa viene considerato immorale in sé stesso. Il dialogo è l’unica via attraverso la quale vanno risolte le controversie internazionali.
Poverty Eradication – Eradicazione della povertà
L’agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo sostenibile propone come numero 1 “No poverty = no povertà”. La Santa Sede cerca di fare un passo oltre e parla di eradicazione, attaccarne le cause ed estinguere la povertà nel mondo una volta per tutte.
Subsidiarity – Principio di sussidiarietà
La Santa Sede rimarca che lo sviluppo non può essere qualcosa di imposto dall’alto, ma sostenuto in vista del bene comune. Dove la società locale è in grado di provvedere da sola, la società superiore deve astenersi dall’intervento, non deve assimilare, ma accompagnare. Questo deve essere l’obbiettivo della Comunità Internazionale e dello Stato.
Solidarity – Principio di solidarietà
Bisogna maggiormente supportare le realtà del nostro mondo che sono più vulnerabili e deboli dal punto di vista economico e sociale, più in vita del bene comune rispetto agli interessi di parte. Fra i più vulnerabili sono spesso ricordati i bambini, i popoli e le comunità indigene, le piccole isole, i Paesi più poveri.
Maternity Health vs Sexual and Reproductive Health
La Santa Sede intende la dimensione riproduttiva nell’ambito della famiglia pensata come fondamento della società. All’espressione utilizzata nel campo delle relazioni internazionali Sexual and Reproductive Health (salute sessuale e riproduttiva), propone il temine Maternity Health (salute nella maternità), quest’ultima non comprende la dimensione dell’aborto.